![]() Un estratto dall'articolo della Dottoressa Ugolini, un riassunto su tiroiditi, cause, conseguenze organiche e psicologiche; Tiroiditi e omeopatia "La tiroide, ghiandola endocrina, ha moltissime funzioni da espletare: crescita dei tessuti, stimolo al metabolismo, mantenimento dell’omeostasi generale, della respirazione cellulare, sintesi proteica, sintesi e catabolismo del colesterolo, aumento della gittata e frequenza cardiaca, e della ventilazione polmonare, della peristalsi intestinale, controllo della termogenesi, della mineralizzazione ossea, della formazione dei globuli rossi, crescita dell’arborizzazione delle cellule nervose, azione sull’urea, sulla glicemia, sull’insulina, sulle masse muscolari, mobilizzazione dei grassi e controllo di tutti gli altri ormoni del corpo (come il cortisolo e le catecolamine prodotti dai surreni, gli ormoni sessuali ecc.). Da tutto ciò si evince quanto sia importante per il corpo una adeguata funzionalità di questa ghiandola. (..) A livello psicologico un problema tiroideo è connesso alla capacità e possibilità di esprimere la propria creatività e il proprio voler fare, nella propria vita in generale ma soprattutto in quella lavorativa o di studio. I noduli possono rappresentare una situazione di impotenza e frustrazione per non riuscire ad esprimersi come si vorrebbe. Nell’ipertiroidismo si manifesta una grande capacità e desiderio di fare per raggiungere i propri obiettivi, ma a scapito dei momenti di pausa e riposo, come se si volesse mostrare continuamente cosa si è capaci di fare, non ci si può fermare mai, non si può rallentare, e alla fine ci si sente spossati, esauriti.
Ci si sente anche nervosi, molto ansiosi, agitati, insonni, stanchi, si avverte molto caldo, a volte sono presenti attacchi di panico, le evacuazioni sono diarroiche, si avvertono palpitazioni, a volte aritmie con ritmo accelerato, si perde peso anche se si mangia normalmente, anzi spesso l’appetito è aumentato. Il metabolismo generale è accelerato in tutte le sue funzioni. Nell’ipotiroidismo invece è presente una sensazione di scoraggiamento, per non essere compresi o ascoltati, e talvolta è trattenuto molto rancore. Il metabolismo generale è rallentato, si avverte una grande stanchezza e mancanza di energie, aumentata freddolosità, il ritmo cardiaco è più lento, sia aumenta di peso, si soffre di insonnia, ci si sente depressi. Da notare che i sintomi ansia fino al panico o depressione sono quasi costantemente presenti nelle due disfunzioni, di conseguenza quando si prova tali stati emotivi, prima di ricorrere all’aiuto psicologico o allo psicofarmaco, è sempre bene procedere a una valutazione dell’assetto tiroideo. La tiroide può essere affetta da una infiammazione cronica di tipo autoimmune (..) Trattandosi di una malattia infiammatoria cronica, alla base può esserci uno stimolo infettivo cronico, di tipo batterico o virale. (..) [ mononucleosi, il citomegalovirus, il virus dell’epatite B, l’adenovirus, ma anche il papilloma virus, e il parvovirus, e tra i batteri l’helicobacter pilory (germe che comunemente causa gastrite), le borrelie (trasmesse da zecche), le chlamydie e lo streptococco. Molte volte sono in causa germi intestinali, come la yersinia enterocolitica, l’escherichia coli, la salmonella] La tiroidite autoimmune può anche essere accompagnata da altre patologie auto-immunitarie, o da fenomeni di intolleranza alimentare, come la celiachia. Di conseguenza, una valutazione circa eventuali intolleranze va sempre fatta, in questi casi. La terapia convenzionale utilizza sostanze in grado di stimolare la tiroide nell’ipotiroidismo (tiroxina), o frenare l’azione eccessiva (nell’ipertiroidismo). La terapia omeopatica può accompagnare la terapia convenzionale utilizzando, a potenze varie, la tiroide di animali molto simili geneticamente all’essere umano (come il maiale), per stimolare o inibire, ma soprattutto può aiutare, con un farmaco specifico, nel ridurre lo stimolo infiammatorio cronico prodotto dal germe che sembra essere all’origine della tiroidite, anche se si tratta di un virus. Ciò per poter agire sulla causa di base. Per esempio quando è in causa il parvovirus, un farmaco di grande aiuto sarà il Causticum, dato in LM e non in CH, perché rappresentano potenze ad azione più profonda e incisiva, e con minori effetti collaterali (che in omeopatia si chiamano “aggravamenti”). Successivamente, in omeopatia, si lavorerà sul “terreno”, cioè sulla costituzione di base del paziente, per evitare eventuali recidive e per restituire il più possibile un equilibrio psico-fisico. Contrariamente a quanto si pensa infatti, l’omeopatia non è “quella medicina diluita in cui dentro non c’è nulla”, bensì è una medicina che utilizza sostanze che dopo essere state diluite sono sottoposte a un procedimento di elevata dinamizzazione, il che le rende capaci di mantenere una coerenza nei poli delle molecole di acqua (in cui sono contenute le sostanze) che persiste a tutte le diluizioni che vengono effettuate (dopo ogni diluizione si procede infatti alla dinamizzazione), e tale informazione energetica è molto potente e percepita dal corpo. Tale scoperta fu fatta da prestigiosi scienziati, come Preparata e Del Giudice. Insieme a Montagneir (.. per approfondire Tiroiditi e omeopatia: cause organiche e psicologiche) Se la terapia è giusta, e i sintomi della tiroidite regrediscono insieme alla diminuzione degli anticorpi anti-strutture della tiroide, avremo la conferma che la terapia sta agendo positivamente. Essendo dunque la terapia omeopatica efficace in molti casi, anche cronici, come molti omeopati possono dimostrare, il farmaco, come ogni farmaco e ogni sostanza somministrata sul corpo, omeopatica o ponderale, avrà i suoi effetti, nel bene e nel male, cioè con benefici ma anche con effetti collaterali se il farmaco non è giusto, o non è alla giusta dose. Pertanto la terapia anche omeopatica va somministrata solo da un omeopata di grande esperienza clinica, sia come medico che come omeopata. E tante improprie quanto fuorvianti notizie circa l’innocuità o la mancanza di “sostanza” che circolano a ondate sui media riguardo l’omeopatia, dovrebbero essere non solo rettificate ma anche approfondite nel rispetto dei medici che ci lavorano con molti sacrifici da lunghi anni, e nel rispetto dei pazienti che ad essi si rivolgono, soprattutto quando la malattia divenuta persistente e cronica non mostra, con le cure convenzionali, nessuna tendenza alla regressione" Fonte: Tiroiditi e omeopatia: cause organiche e psicologiche - Dottoressa Patrizia Ugolini
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SIAMO STATI ABITUATI AD ASSOCIARE ALL'ULIVO LE OLIVE E L'OLIO, NON SAPEVAMO QUANTO DI BENEFICO CI SAREBBE POTUTO ARRIVARE DALLE SUE FOGLIE. L'ULIVO È UNA PIANTA STRAORDINARIA CON PROPRIETÀ BENEFICHE INCREDIBILI RACCHIUSE SOPRATTUTTO NELLE FOGLIE, PRINCIPI ATTIVI INDISPENSABILI PER LA NOSTRA SALUTE. Il loro segreto è di essere ricchissime di antiossidanti (le vitamine stesse lo sono), molecole che hanno la capacità di regalare benefici al nostro organismo in breve tempo e in moltissimi ambiti. Nell'antichità l'albero dell'ulivo (o olivo - nome botanico Olea europaea L.) era venerato e tutelato perché pianta curativa, preventiva e medicinale; le sue foglie erano considerate un dono degli Dei; oltre che come cibo, venivano comunemente usate nella medicina tradizionale come agenti vasodilatatori, ipotensivi, antinfiammatori, antireumatici, diuretici, antipiretici e ipoglicemizzanti; questa pianta, tipica della fascia mediterranea, ci ha accompagnato nei millenni donandoci nutrimento e salute. Ultimamente è esploso un forte interesse per il potenziale intrinseco delle foglie d'ulivo e più di 16.500 studi, test e ricerche scientifiche eseguiti in tutto il mondo ne dimostrano e confermano le numerose proprietà salutari. Più di 260 antiossidanti utili, compagni nella prevenzione quotidiana e come sostegno a terapie specifiche. Tra i 5 polifenoli più importanti che ci regala l'ulivo (Idrossitirosolo, Tirosolo, Acido elenolico, Rutina), troviamo l’Oleuropeina, presente esclusivamente nella pianta dell'ulivo, nei suoi frutti, nelle olive e in grande quantità nelle sue foglie, mentre in minor misura nell'olio come spiega il Professor Massimo Stefani, coordinatore del Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche “Mario Serio”, Università di Firenze : «(..) nell’olio di oliva questa sostanza è presente in concentrazioni minori rispetto ad esempio alle concentrazioni che troviamo nelle foglie dell’olivo o nelle olive stesse. Puoi trovare risposte e soluzioni informandoti sull'infuso di foglie di ulivo con tutte le sue molecole estratte intatte, integre e biodisponibili, seguendo questo link del sito ufficiale dell'azienda italiana che lo produce dal 2011. Con la mia famiglia utilizzo dal 2022 questo infuso decidendo di diventare anche incaricato autorizzato da Evergreenlife Products - Gabriella Mangini con il codice sponsor 039000200742 Articolo correlato:
PERCHÉ SIAMO AFFASCINATI DAVANTI ALL'ULIVO - QUESTA PIANTA NELL'ANTICHITÀ Conoscere prima di giudicare e prima di comunicare ad altri. Informarsi e sapere esattamente ciò che si trasmette a parole e ciò di cui si scrive poiché la conoscenza in materia di salute è tutelare un "fondamentale diritto dell'individuo" nonché della collettività. Per ciò che riguarda la medicina omeopatica si sono sentite troppe inesattezze e pareri sparsi a casaccio per convinzioni non avvalorate da continuativa esperienza personale né da un'esatta e professionale conoscenza. *** Fortunatamente esiste in Italia LibriOmeopatia.it, un portale con centinaia di libri e articoli di Omeopatia, un punto di riferimento per la Formazione Omeopatica italiana. Per diffondere sempre di più l’Omeopatia in Italia, la prima e più importante casa editrice di Libri di Omeopatia in Italia “Salus Infirmorum”, tra le prime a tradurre e pubblicare in italiano libri di Omeopatia,
diede alla luce il portale LibriOmeopatia.it con la sezione Libri e la sezione Articoli (più di 600) per rimanere sempre aggiornati sulle ultime news, casi clinici, metodologie, eventi e molto altro ancora. L'Omeopatia italiana ha bisogno dell’impegno di tutti >> di quello dei Professionisti della Salute (che devono continuare a studiare e migliorarsi, perché è solo tramite una costante formazione e dialogo con la persona, che potranno curare prima e meglio i propri pazienti) >> di quello delle persone comuni (spessissimo tv e giornali parlano dell’Omeopatia pur non avendo nessuna conoscenza e competenza dell’argomento, quindi è fondamentale che ognuno si informi correttamente e diffonda le giuste informazioni a chi gli sta attorno) >> e del Portale stesso LibriOmeopatia.it Tratto dalla pagina "Chi siamo" del portale LibriOmeopatia.it **§** Ringrazio questo portale per la sua missione di traduzioni, informazioni professionali e diffusione. Sempre sulla strada della scoperta, continuo a perseguire la mia passione per l'omeopatia e sua divulgazione. Le sono grata per i benefici che ho ricevuto nel corso di cinquant'anni, sia per il mio benessere personale che per quello di coloro che hanno seguito i miei pareri riguardanti la medicina omeopatica ed olistica e che sono state in grado di ottenere risultati positivi per il proprio benessere. Visita: - Andare-Oltre - Infuso di antiossidanti intatti dalle foglie dell'ulivo: dove trovarlo - Canale Telegram "Andare Oltre - Benessere Naturale ed oltre
I valori medi dipendono dall’età, tendono infatti ad aumentare con il passare degli anni. La media comunque si attesta intorno ai 100-140 mmHg per la sistolica e 60-90 mmHg per la diastolica.
**** L’ipertensione non è una malattia, bensì un sintomo, la cui causa va dunque indagata. In alcuni casi infatti è secondaria ad altre patologie congenite od acquisite (ai reni, surreni, vasi, cuore, sistema endocrino, ecc.), ma nella maggior parte dei casi non ha una causa precisa, essendo dovuta a una serie di disfunzioni a più livelli, tra i quali la sindrome metabolica che rappresenta quella predominante. A volte c’è una tendenza familiare, ma comunque, anche in tal caso, va indagata la causa. Non è mai, infatti, una “malattia di per sé”. Essa va effettuata dal medico, oppure da soli, ma in ogni caso vanno osservate alcune regole. Innanzitutto è bene premettere che la nostra pressione è influenzata dai livelli di cortisolo, che è l’ormone dello stress, e la misurazione stessa può essere fonte di ansia. Di conseguenza, va effettuata in una situazione di calma, respirando a fondo, facendo almeno 3 misurazioni, il tempo per abituare la mente a tale manovra. Il gomito va posto all’altezza del cuore, il fonendoscopio alla piega del gomito, il bracciale sopra di essa, e devono essere allentati gli indumenti che possono stringere il braccio. Dunque non braccia a penzoloni, non gambe incrociate. Né parlare mentre la si misura. Non va effettuata dopo lo sport, o dopo momenti di eccitazione (un aumento di adrenalina può alzare i livelli pressori), in una temperatura neutra se possibile (il freddo costringe le arteriole e può alzarla un po’), ed è sconsigliabile la misurazione dopo aver bevuto caffè, o altre sostanze eccitanti o zuccherine (i livelli di glicemia possono influenzare), o dopo pasti abbondanti. Talvolta il medico la misurerà ad ambedue le braccia, perché una marcata differenza può avere un significato di rischio cardiovascolare, come ad esempio una certa rigidità delle arterie. Sarebbe utile avere a disposizione almeno 10 minuti di calma prima di misurarla. Ci sono dei cibi che assunti regolarmente possono aumentare la pressione, come la liquirizia, e i cibi eccessivamente salati, gli zuccheri, i carboidrati raffinati, o piante come ginseng e guaranà, o sostanze come caffè e alcol, o il fumo. Oltre a una dieta eccessivamente salata, la sedentarietà, e anche alcuni farmaci. Sintomi. L'ipertensione si può accompagnare a sintomi come cefalea occipitale, vampate, vertigini, acufeni, alterazioni della vista, emorragie nasali, ma tali sintomi possono mancare, soprattutto se non è eccessivamente alta, per cui è bene ogni tanto sottoporsi a controlli per la misurazione. Dicevamo che in molti casi la pressione è influenzata dall’ormone dello stress, il cortisolo, e da neurotrasmettitori come adrenalina, noradrenalina ed altri, tutti generati da uno stato di allarme. Il corpo, in tali casi, avvertendo un pericolo, aumenta la pressione per irrorare maggiormente gli organi che servirebbero alla difesa eventuale, tipo fuga o combattimento. Dunque, cuore, muscoli, con aumento del battito cardiaco, delle frequenza respiratoria e tensione muscolare, insieme a uno stato di iper-vigilanza (che a lungo andare può portare ad insonnia), diminuzione dell’appetito, mentre vengono parzialmente inibiti i sistemi che al momento non servono, come l’apparato digerente, che diminuisce la sua funzione (nessuno mangerebbe in una situazione di allarme acuto), o si svuota più velocemente (con diarrea, il che fa assorbire meno le sostanze nutritive), ma al contempo aumenta l’acidità dello stomaco (a causa dell’aumento di cortisolo e adrenalina). A livello cerebrale può diminuire la capacità di apprendimento (il che è dannoso soprattutto nei bambini, ma se lo stress perdura, anche adulti possono incorrere a deficit cognitivi, nel tempo), e gli ormoni subiscono disfunzioni, ad esempio gli ormoni della tiroide e gli ormoni sessuali, con alterazioni del ciclo e della fertilità, a lungo andare. Per quanto riguarda i neurotrasmettitori, che sono collegati uno all’altro, è ovvio che se aumentano quelli pronti all’emergenza, come il GABA, che aumenta nell’ansia, ma non solo, ciò avrà ripercussioni sugli altri neurotrasmettitori, con danni agli organi per la loro disfunzione. CAUSE E TERAPIA: Per tutto ciò, oltre ad indagare le cause fisiche, in primis la sindrome metabolica, è fondamentale avere un quadro di insieme e riportare l’organismo a uno stato di equilibrio non solo fisico ma anche, e soprattutto, psichico. La terapia sarà di conseguenza improntata non solo all’assunzione della pillola per abbassare una pressione elevata, ma a capire le cause e affrontarle a tutti i livelli, perché come tutti i sintomi, è razionale e saggio non accontentarsi di “silenziarli”, lasciando che eventuali concause progrediscano indisturbate (che porterebbero solo all’aumento di assunzione di altri farmaci, sempre diretti ai sintomi), ma fare in modo che tutto il corpo non debba più ricorrere o subire tale aumento pressorio, perché si è raggiunto uno stato di equilibrio, agendo a vari livelli: organi, psiche, dieta, movimento, stile di vita. Ciò, con tutti tipi di terapie scelte: convenzionali e non. Dall'articolo della Dottoressa Ugolini , Medico-chirurgo, psicoterapeuta, floriterapeuta, omeopata. ***§***§*** In ogni situazione, prevenzione e superamento di disturbi, è fondamentale l'aumento di antiossidanti assunti dal cibo e loro eventuale integrazione, l'assunzione costante di liquidi, attività fisica giornaliera adeguata, l'osservanza di orari regolari, il tenere lontano lo stress e il mantenimento di un umore sereno. Bioenergetica e/o altre pratiche saranno utili per riportare l'organismo e l'emotività in equilibrio. Il bravo medico omeopata/olistico saprà andare oltre il placare il sintomo, indagando le cause dell'ipertensione e saprà risolverle trattandole alla base. Nel frattempo e in attesa del medico, Aconitum Napellus può risultare utile per ipertensione, tachicardia, palpitazioni così come per altro dell'Apparato cardiocircolatorio, del Sistema nervoso, dell' Apparato digerente. ********* Visita: - Andare-Oltre - Infuso di antiossidanti intatti dalle foglie dell'ulivo: dove trovarlo. Ogni informazione relativa alla salute non deve essere intesa come sostitutiva del parere e prescrizione del proprio medico di fiducia. ![]() Dalla storia e presenza millenaria della pianta dell'ulivo si comprende come nei secoli e ancora oggi siamo attratti dalla sua forza e bellezza. Un fascino istintivo ed inspiegabile che qui vorrei esplorare e rendere manifesto. La sua presenza nel tempo ha rappresentato un grande legame con l'essere umano infatti, da molte culture e società dell'antichità, l'ulivo è stato protetto, amato, riverito, idolatrato; utilizzato per cibarsi, per curare malattie, per cerimonie mistiche e sacre, è diventato simbolo di pace e in ogni epoca ne hanno parlato con rispetto, stupore e gratitudine. Il suo viaggio inizia in Asia centrale (Turkestan - Armenia - Pamir) per diffondersi grazie alle popolazioni di mare, in particolar modo i Fenici, che lo diffusero nelle isole greche (XVI secolo a.C.) e, più tardi, nella Grecia continentale dove la coltivazione dell'ulivo ebbe un'importanza rilevante; in tutta la costa del Mediterraneo, dalla Grecia all'Italia, alla Tunisia, l'Egitto, l'Etiopia; la sua storia coincide con la grande espansione delle popolazioni e civiltà del bacino Mediterraneo La coltivazione dell’ulivo si sviluppò notevolmente dapprima con i Greci, poi con i Romani, che iniziarono a coltivarlo in tutti i territori conquistati. Sotto la spinta di popolazioni camito-semite prima, e successivamente per opera dei fenici, dei greci, dei romani e per ultimi degli arabi, la storia dell’olivo s’intreccia, quindi, sempre più con quella dei popoli che imparano ad estrarre e utilizzare l’olio dapprima solo per l’illuminazione e come unguento, e poi, più tardi, anche come prodotto alimentare. Dal 6° secolo a.C., gli olivi coltivati si diffondono in tutto il Mediterraneo, raggiungendo la Tunisia, la Sicilia, la Magna Grecia e più tardi il Centro ed il Nord Italia. Caratteristiche di questa specie sono l’adattamento a condizioni ambientali estreme e la longevità.Esemplari monumentali, vecchi di diverse centinaia di anni, si riscontrano sparsi in tutte le aree tradizionali di coltura caratterizzandone il paesaggio. Nella nostra cultura, è stato definito come “Il Re degli Alberi” e come “L'Albero della Vita”, infatti già dai tempi antichi c’era la consapevolezza che i principi attivi derivanti da questa pianta erano in grado di infondere forza fisica ed interiore, salute, benessere e persino aiuto morale. Una volta diffusosi nell'area mediterranea, l’Olivo venne consacrato da molte religioni in quanto simbolo di Spiritualità, Sacralità, Fertilità, Rinascita, Resistenza alle ingiurie del tempo e delle guerre, un simbolo di Pace e di Valore. Sia la mitologia che le religioni hanno sempre considerato l’olivo un elemento di purificazione naturale con l’assoluta certezza che l’Olivo è qualcosa di speciale, in grado di onorare, con i suoi preziosi nutrimenti, sia gli Dei che gli uomini. “Madre e Sovrana” di tutte le erbe medicinali, in questa pianta storia e mitologia s’intrecciano strettamente, fino a confondersi. Nella cultura ellenica, troviamo molti racconti mitologici da cui si legge che l'ulivo fu piantato la prima volta in Attica, da Atena sull'Acropoli di Atene. Gli ulivi furono così consacrati alla dea, tanto che era assolutamente vietato bruciarne il legno. Pensate, nella costituzione di Atene (Aristotele) c’era addirittura la pena di morte per chi avesse osato danneggiare, estirpare, rovinare un olivo: quindi una pianta non solo sacra ma anche da rispettare al pari di una persona! E infatti, quando gli Spartani saccheggiarono Atene, risparmiarono tutti gli Olivi, forse per timore di una vendetta divina. Anche in diversi episodi dell'Iliade e Odissea il poeta Omero parla dell'olivo narrando di Ulisse (il bastone della grande nave conficcato nell'occhio del ciclope, era proprio d’olivo; anche Ulisse fu cosparso e lavato con olio d’oliva…) Simbolo di valore, ricchezza, saggezza e bellezza! Nei giochi che si disputavano in onore di Zeus e Olimpia, gli atleti ricevevano anfore di olio per cospargersi i corpi e il capo dei vincitori era ornato da una corona di rami d'ulivo. Presso gli Egiziani l'olio era usato per ungere i corpi e le teste dei defunti da mummificare e solo durante le funzioni chi aveva capelli, viso e piedi spalmati di olio poteva avvicinarsi agli idoli a loro volta purificati con balsami. Pertanto tutte le civiltà che hanno avuto l'onore di ospitare questa fantastica pianta l’hanno utilizzata come alimento, ma soprattutto come pianta curativa, preventiva e medicinale. L’olio, ricavato dai frutti, era alimento ma anche simbolo di consacrazione spirituale. Pensiamo all’olio speciale d'unzione, un elevato simbolo dello Spirito di Dio. Infatti, coloro che erano stati “unti dal Signore”, appartenevano alla sfera del divino grazie appunto a questa consacrazione che riconosceva loro un ruolo straordinario e sacro. Nell’antica Gerusalemme c’era il “Monte degli Ulivi” e nell'Antico Testamento (Bibbia) troviamo citata spesso questa straordinaria pianta. Ci sono infatti circa 70 versetti che parlano di olivo: quello più noto è certamente l’episodio del diluvio universale, in cui Noè lascia uscire dall'arca la colomba che dopo 7 giorni torna con un ramoscello d'ulivo nel becco, simbolo di terre fertili, simbolo di pace tra Dio e gli uomini. Anche Ezechiele dice con chiarezza: “Sulle rive del Giordano crescono degli alberi che non perdono mai le foglie i cui frutti sono cibo e le foglie medicina” quindi nell'albero della vita è concentrato tutto quello che serve all’uomo: dalle foglie la salute (medicina) e dai frutti la nutrizione (alimento). Sempre nella Bibbia sono citate unzioni di re, principi, altari e oggetti liturgici. La mirra offerta dai Magi in dono a Gesù era olio arricchito di aromi. Ancora oggi è utilizzato per i sacramenti ad esempio per i battesimi, la cresima, per le persone inferme o anche per l'ordinazione sacerdotale. Qui, sul sito Evergreenlife , puoi informarti e trovare l'infuso di foglie d'ulivo con principi attivi intatti ordinandolo nel codice di Gabriella Mangini - Consulente autorizzato da EvergreenLife ![]() I polifenoli sono molecole organiche prodotte dal metabolismo secondario delle piante, ma anche da funghi e animali ed hanno una notevole importanza nella nostra alimentazione oltre che in campo farmacologico; ognuno di essi contribuisce a tutelare la salute dell’organismo umano. Si tratta di un'ampia gamma di sostanze organiche naturali particolarmente conosciute per la loro azione positiva sulla salute umana. Sono infatti noti anche con la formulazione di "Vitamina P". I più diffusi sono i flavonoidi, i tannini, le lignine, gli antrachinoni e le melanine. Dal punto di vista chimico sono molecole composte da più cicli fenolici condensati. In base alla loro struttura chimica vengono distinti in tre diverse classi: i fenoli semplici, i flavonoidi, i tannini. I polifenoli, caratterizzati, come indica il nome, dalla presenza di più o meno complessi gruppi fenolici, costituiscono una famiglia di quasi 5000 molecole organiche naturali, seminaturali o sintetiche presenti nel mondo vegetale I composti fenolici si dividono in diverse classi a seconda della loro struttura chimica. (la quercitina fa parte dei fenoli); I composti flavonici in tre grandi famiglie (fenoli, tannini, flavonoidi) e in sottocategorie (catechine cinarina isoflavonoidi stilbeni lignani melanine) Polifenoli: a cosa servono? Sono tante le proprietà benefiche ascritte ai polifenoli ma essendo composti molto vari suddivisi in gruppi e sottogruppi va ricordato che ogni gruppo di fenoli ha diverse peculiarità e apporta benefici a differenti parti dell’organismo. In via generale si può dire che i polifenoli hanno tutti le seguenti capacità:
Infuso di foglie d'olivo Olife Polifenoli: dove trovarli?
![]() Tutto sui radicali liberi, cosa sono e come combatterli. Sono la causa dell’invecchiamento dell'organismo e delle rughe Radicali liberi: cosa sono? La produzione di radicali liberi è un processo fisiologico naturale che è necessario per il benessere del nostro organismo: aiutano infatti ad eliminare agenti patogeni dal corpo come i virus e i batteri e stimolano le funzioni del sistema immunitario. Quindi si può dire che una adeguata produzione di radicali liberi è fondamentale per il nostro benessere e per mantenere il corpo umano in salute. Il problema si pone quando si producono troppi radicali liberi. L’altra cosa da sapere è che diversi studi dimostrano che questa capacità di auto protezione inizia a perdere di efficacia superati i 35 anni di età. Una riduzione nella produzione interna di antiossidanti non sarebbe più in grado di ostacolare gli effetti collaterali provocati da un sovrannumero di radicali liberi. Ma quali sono questi effetti negativi? Gli studi a riguardo sono parecchi ed i risultati non sono di certo rassicuranti: cancro, obesità, cataratta, morbo di Parkinson, invecchiamento… Perché i radicali liberi aumentano? le cause che possono favorire l’aumento dei numero di radicali liberi presenti nel tuo organismo fattori ambientali e fattori endogeni: l’inquinamento atmosferico, l’utilizzo di droghe, alcool e farmaci, situazioni di stress psico-fisico intenso e prolungato nel tempo, l’esposizione a raggi ultravioletti o radiazioni ionizzanti. Tra i fattori endogeni: il trasporto di elettroni nei mitocondri (produzione aerobica di energia), le reazioni di Beta-ossidazione all’interno dell’organismo (ossia quando metabolizziamo gli acidi grassi) e la metabolizzazione di varie sostanze tossiche. Radicali liberi come combatterli? Sicuramente con una corretta alimentazione. La formazione dei radicali liberi si può combattere, ma non fermare. Si contrastano ad esempio mediante gli antiossidanti, che si assumono attraverso l’alimentazione con cibi ricchi di vitamine come A, C ed E di beta-carotene o di selenio, oppure attraverso un vita sana, priva di fumo, alcool e con una buona quantità di attività motoria. L’alimentazione gioca un ruolo importantissimo per contrastare i radicali liberi. Ecco alcuni consigli legati alla alimentazione e alla conduzione di uno stile di vita sano che può contribuire a limitarne la produzione e quindi gli effetti negativi ad essa associati. L'alimentazione contro i radicali liberi deve svolgere funzione antiossidante Alcune tra le principali sostanze con azione antiossidante si trovano proprio negli alimenti freschi. Ad esempio la Vitamina E liposolubile si trova
Vitamina C - Betacaroteni - Polifenoli - Selenio - Coenzima Q10 - Rame Radicali liberi e invecchiamento cutaneo. La produzione di radicali liberi provoca l’invecchiamento della pelle e in generale un invecchiamento del copro che può portare a problemi di salute. In particolare, l’invecchiamento della pelle può essere dovuto a:
Radicali liberi e sport. Durante un esercizio fisico il consumo di ossigeno può aumentare anche di 20 volte rispetto a una situazione di normalità. L’aumento del flusso di ossigeno soprattutto a livello muscolare, è fondamentale per soddisfare le richieste energetiche ma fa crescere notevolmente anche la produzione di agenti ossidanti. In caso di scarsa preparazione fisica, una eccessiva attività fisica può causare una tale produzione di radicali liberi che supera le capacità di difesa dell’organismo. Questo causa un danno alle cellule dei muscoli causando il tipico dolore post allenamento. Al contrario, l’attività sportiva regolare e adeguata all’età e alla preparazione atletica, provoca un aumento delle difese endogene contro i radicali liberi: per questo svolgere una giusta attività sportiva mantiene giovani! (Fonte : Tuttogreen https://www.tuttogreen.it/radicali-liberi-ecco-la-guida-che-ti-insegna-a-difenderti/) ______________________________________ La maggior funzione anti radicali liberi dalla pianta dell'ulivo grazie al metodo di estrazione scoperto da Livio Pesle. Le foglie dell'ulivo contengono i più potenti antiossidanti della pianta ed in misura notevolmente maggiore rispetto alle olive e all'olio extra vergine eccessivamente ricco di lipidi/grassi e calorie. In particolare il marchio OLIVUM®, recente scoperta certificata, è l'unico metodo che riesce ad estrarre integre le loro proprietà rendendole immediatamente biodisponibili per noi. In Olife troviamo infatti il 93% (+ fiori di Calendula) di antiossidanti e di altre molecole benefiche intatte! (70ml giornalieri dell'infuso hanno le stesse proprietà di 2 lt. di Olio Extravergine fresco e solo 28 calorie rispetto alle 18.000 di quella quantità di olio) Per ulteriori informazioni ![]() "Per favore, hai cellule beta; proteggile. Hai la conoscenza e hai il potere. Ridurre lo zucchero nella tua dieta potrebbe cambiarti la vita. E se riduci lo zucchero nella tua dieta, utilizzerai i tuoi pasti così come erano destinati: .. per alimentarti verso la grandezza." Dottoressa Jody Stanislaw, Avendo convissuto con il diabete di tipo1 dall'età di sette anni, ha dedicato la sua carriera ad aiutare gli altri con il diabete di tipo 1. Dai suoi oltre 30 anni di esperienza, insegna informazioni che cambiano la vita su come gestire con successo il Tipo 1 che la maggior parte dei medici non ha mai appreso e che i milioni di persone alle prese con il Tipo 1 hanno un disperato bisogno di sapere. 1) Proteine da affiancare ai carboidrati nella colazione 2) Idratati, bevi acqua se hai voglia di zuccheri 3) Utilizza carboidrati fatti anche in casa privi di zuccheri, a basso contenuto di carboidrati nocivi *** "Lo zucchero si nasconde ovunque nella dieta odierna ampiamente accettata, ma nel frattempo i suoi effetti devastanti stanno creando più morti che incidenti automobilistici. In questo discorso illuminante, la Dottoressa Jody Stanislaw, un medico naturopata che ha studiato gli effetti negativi dello zucchero da quando le fu stato diagnosticato il diabete di tipo 1 all'età di 7 anni, ci immerge in come gli effetti negativi ...... (CONTINUA A LEGGERE)
Che la camminata faccia bene a corpo e mente lo sapeva già Ippocrate duemila anni fa, egli infatti sosteneva che “camminare è la migliore medicina”. Da Ippocrate la medicina ha fatto moltissimi passi in avanti ma non esiste un solo medico che non consigli ai suoi pazienti di camminare tutti i giorni, di parcheggiare la macchina un po’ più lontano per fare un tratto a piedi, di evitare gli ascensori, ecc. e questo perché gli studi scientifici hanno dimostrato che camminare ha innumerevoli benefici.
Camminare: quali sono i reali vantaggi? Tra i vari tipi di sport e attività fisica, la camminata a passo veloce è davvero un toccasana, ha tantissimi benefici che aiutano a vivere meglio. La camminata, a passo più o meno veloce, è indicata per persone di ogni età, non richiede particolari abilità, è economica ed apporta tantissimi benefici, vediamo i principali:
Come dimagrire camminando: 9 consigli È forse difficile da credere ma camminare è l’attività maggiormente consigliata a chi vuole perdere peso (anche più della corsa!) questo perché è un tipo di attività fisica poco traumatica per muscoli ed articolazioni che infatti non subiscono sollecitazioni particolarmente stressanti quindi è adatta anche alle persone obese o in sovrappeso che con altre attività rischierebbero di infortunarsi con estrema facilità. Ovviamente affinché la camminata sia efficace per la perdita di peso è necessario avere un programma di allenamento prestabilito ed abbinare una dieta ipocalorica e bilanciata. In buon programma di allenamento prevede almeno 3-4 sessioni settimanali di 35-45 minuti precedute sempre da una fase di riscaldamento e seguite da una decina di minuti di stretching. Ci sono però degli accorgimenti da seguire quando si vuole camminare per dimagrire:
Quante calorie si bruciano camminando? Abbiamo capito che camminare fa molto bene a corpo e mente ma quante calorie si bruciano camminando? La risposta a questa domanda è “dipende”, perché infatti il dispendio energetico è correlato al ritmo, alla velocità, al tipo di percorso, ecc. Con una camminata effettuata ad una velocità costante di 5-6 km/orari in piano si bruciano circa 200-250 kcal/all’ora ma basta variare leggermente il percorso aggiungendo anche dei tratti in salita perché il dispendio diventi di oltre 400 kcal/all’ora. Camminare fa bene anche in gravidanza? Come abbiamo già detto, camminare fa bene a tutti e le donne in gravidanza non rappresentano un’eccezione. Camminare in gravidanza fa davvero molto bene prima di tutto perché aiuta a tenere sotto controllo il peso e inoltre perché attiva e migliora la circolazione sanguigna a livello periferico (soprattutto a livello degli arti inferiori) alleviando quel fastidio di pesantezza e gonfiore che molte donne hanno, specialmente nell’ultimo trimestre di gestazione. La camminata regolare nelle gestanti serve anche a regolare la frequenza cardiaca e respiratoria e la pressione arteriosa. Un altro motivo per cui ogni gestante dovrebbe iniziare a camminare è che la passeggiata a passo veloce agevola il parto e il recupero post-partum migliorando la resistenza allo sforzo, il tono muscolare in toto e riducendo l’insorgenza dei crampi. ![]() Un po' di idee per quel BRUCIORE di STOMACO occasionale ma soprattutto cronico 😩😖 che può portare alla gastrite e ad altre affezioni, ostico da risolvere, specialmente se provocato da cause emotive, di natura psicologica e che, con il suo fastidiosissimo e doloroso sintomo, abbassa notevolmente la qualità della nostra vita.
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Nelle forme acute molto importante sarà sempre la circostanza che ha favorito l’insorgenza dei sintomi, e che può comprendere eccessi o abusi alimentari (Nux vomica) intossicazioni alimentari (Arsenicum album) assunzione di cibi grassi o elaborati (Pulsatilla); non mancano, tuttavia, in queste circostanze, situazioni favorenti che nulla hanno a che fare con l’alimentazione, come - stati di collera seguiti da dolori addominali, che migliorano piegandosi in due (Colocynthis) - sofferenze dell’animo che in qualche maniera rimangono inespresse (Ignatia e Staphysagrya) - stati di tensione o di paura che possono associarsi a sintomi variegati della sfera gastrointestinale (Argentum nitricum, Aconitum e Gelsemium). dal mio blog Andare Oltre Fonte : esperienza 50ennale tra omeopatia e olistica |
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